Bari, inizia l’era Grosso

Dopo un anno trascorso tra luci e ombre, il Bari ha deciso di affidare la guida tecnica della sua squadra all’ex campione del mondo, Fabio Grosso. Grosso, romano, classe 1977, ha mosso i suoi primi passi da allenatore nel 2013 accettando un ruolo di allenatore nelle giovani della Vecchia Signora.

Con i giovani della Juventus ha vinto il Torneo di Viareggio nel 2016 e sempre nello stesso anno ha raggiunto, perdendole, le finali di campionato e di Coppa Italia. Quest'anno non è andato oltre le semifinali della corsa al tricolore, interrottasi per mano della Fiorentina. Il suo calcio è propositivo, con l'utilizzo frequente del trequartista alle spalle delle due punte.

La panchina del Bari sarà per Grosso la prima nel calcio professionistico

“Mi piacciono le sfide difficili. Metteremo su una squadra di livello”: così il nuovo allenatore del Bari, Fabio Grosso, si è presentato ai media e alla piazza biancorossa. L'ex tecnico della Juve Primavera ha firmato un contratto biennale con opzione per il terzo anno. “Volevamo un allenatore giovane e con entusiasmo”, ha spiegato il Direttore Sportivo Sean Soglian.

“Ci aspetta una B molto complessa – ha detto ancora Grosso – e con un torneo lunghissimo. La bravura sarà diventare forti nei momenti difficili. Ringrazio coloro che mi hanno permesso di arrivare qui: la Juve, Andrea Agnelli, Marotta, Paratici e Cherubini. Nel club bianconero mi sono formato anche come uomo”.

“Ho accettato Bari – ha aggiunto – per la voglia di confrontarmi nel mondo dei grandi. Ho accettato tante sfide perché pensavo di superarle. Una promessa? Mi dedicherò a questa società travolgendo i tifosi per restituire entusiasmo a questa città”.

L’arrivo di Grosso a Bari fa presagire che qualche giovane della Juventus potrebbe seguire il suo ex tecnico in Puglia con l’obiettivo di mettere minuti nelle gambe e fare esperienza con la speranza un domani di potersi cimentare su palcoscenici maggiori. Nel frattempo la società ed il direttore sportivo sono al lavoro per dare a Grosso i rinforzi necessari per puntare in alto.

Se da un lato quindi si lavora senza sosta al rafforzamento della rosa, dall’altro Grosso pensa al campo e al prossimo test che vedrà i biancorossi impegnati in amichevole a Moena contro una Fiorentina in autentico cantiere.

Dopo il cambio in panchina, con Pioli succeduto a Paulo Sousa, il club ha messo in uscita i suoi pezzi da novanta. Alcuni già andati via, altri in procinto di trasferirsi altrove. Di certo più a nord. E nel frattempo il mercato in entrata non sembra decollare, con i tifosi che iniziano ad indispettirsi.

Se a questo ci aggiungiamo l'evidente rilassamento (distacco) della società, è facile capire come la Fiorentina viva giorni delicati e poco sereni. Ragion per cui approfittare di test come quello contro il Bari per sbollire gli animi e portare avanti un progetto tecnico che, però, parte già penalizzato per le vicende appena illustrate.

D’altra parte da quest'amichevole Grosso si aspetta ulteriori segnali di crescita da parte di un gruppo che, presto, potrà avvalersi di nuovi e preziosi elementi provenienti da un mercato ancora work in progress.